Come inizierà una guerra nucleare - Minuto per minuto. | Kurzgesagt

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Video

Trascrizione

Signor Presidente!

I missili nucleari colpiranno la nostra nazione tra 14 minuti.

È in carica solo da un giorno e quindi sarò io a guidarla

ma lei è l’unico che può autorizzare la rappresaglia nucleare

ed ha solo pochi minuti per prendere questa decisione!

Come ben sa, negli ultimi giorni la tensione è aumentata.

L’esercitazione odierna delle forze aeree alleate

è iniziata pochi minuti prima del lancio.

Forse si è trattato di un banale equivoco.

Crediamo che questo attacco improvviso miri a eliminare

il maggior numero possibile delle nostre forze nucleari.

In ogni caso i missili sono già in viaggio

e non possiamo abbatterli tutti.

Perché?

Perché i missili balistici intercontinentali

sono come dei razzi lanciati nello spazio

che rientrano nell’atmosfera sopra l’obiettivo

rilasciando varie testate.

Viaggiano alte e veloci, oltre ogni possibilità di inseguimento.

Dobbiamo portarla nel bunker!

Ecco cosa sappiamo:

quattro minuti fa i nostri satelliti per il monitoraggio infrarosso

hanno rilevato 112 accensioni

riconducibili a dei lanci ICBM dall’entroterra nemico.

Per qualche ragione hanno deciso di utilizzare solo 20 degli 80 silos nucleari

quindi sospettiamo un largo uso di trasportatori elevatori lanciatori.

Dei camion con grossi missili nel rimorchio.

Non è chiaro perché non abbiano usato tutti i loro silos.

La lunga inattività potrebbe averli danneggiati,

o potrebbero fungere da riserva.

La nebbia di guerra ci tiene all’oscuro di tante cose!

Il Comando Aerospaziale crede che l’obiettivo degli ICBM

siano i centri di comando nucleare,

i silos e le principali basi dell’aviazione e della marina,

ponendo fine alla guerra senza nemmeno combatterla.

La dottrina strategica del nemico ha come priorità gli obiettivi militari

e i sistemi di armamento nucleari,

ma gli obiettivi secondari sono le nostre industrie e infrastrutture:

raffinerie, centrali elettriche e porti in acque profonde.

Tutte localizzate nei pressi o all’interno dei principali centri abitati.

Serviranno settimane per conoscere il numero esatto di vittime.

Oggi esplosioni ed ustioni potrebbero causare milioni di morti.

È l’ora di punta e non possiamo fare molto per le persone bloccate nel traffico.

Non è possibile evacuare le grandi aree metropolitane

ma le trasmissioni di emergenza stanno avvisando

di cercare riparo e allontanarsi dalle finestre.

L’esposizione alle radiazioni dei centri non colpiti

è legata alle condizioni meteo dei prossimi giorni.

Entro la fine del mese potrebbero esserci decine di milioni di morti.

Abbiamo ancora qualche minuto per rispondere

ma la decisione spetta a lei!

Abbiamo 1500 testate tra silos, bombardieri e sottomarini.

Le 400 nei silos devono essere lanciate ora o verranno neutralizzate.

I 46 bombardieri con capacità nucleare in stato d’allerta

possono decollare in 2 minuti,

ma l’ordine dev’essere trasmesso ora

così da farli uscire dal raggio dell’esplosione.

Dei 14 sottomarini nucleari, cinque sono in navigazione.

In immersione sono impossibili da rilevare

e fungerebbero da rappresaglia nucleare

nel caso perdessimo silos e bombardieri.

Potremmo tentare di colpire gli altri silos nemici

prima che possano lanciare.

Prima prenderà la decisione, più possibilità avremo

di prevenire un ulteriore scambio dopo la nostra rappresaglia.

Aggiornamento!

I radar confermano che gli ICBM nemici hanno terminato la manovra orbitale

e rilasciato le testate.

La nostra ipotesi è che ogni missile disponga di almeno sei veicoli di rientro

– circa 600 in totale –

per riportare le testate all’interno dell’atmosfera

durante la discesa finale verso l’obiettivo,

insieme a tantissimi falsi bersagli:

palloni gonfiabili per ingannare i sistemi antimissile.

Al momento seguiamo quasi 4000 bersagli potenziali.

Abbiamo lanciato i missili antibalistici

e inizieranno l’intercettamento tra un minuto.

Faremo il possibile per proteggere la capitale

anche se in realtà non c’è modo di difendersi.

Aspetti! Conferma di un parziale blackout radar.

I nostri sistemi non funzionano.

Il nemico deve aver previsto l’arrivo dei nostri intercettori

e pre-detonato ad alta quota alcune testate.

Per ionizzare l’atmosfera e creare interferenze radio.

Ma gli intercettori dovrebbero essere operativi:

il tasso di successo nei test è stato del 55%

ma i falsi bersagli sono tanti

e le interferenze radio sono molto intense.

Dovremmo abbattere 50 oggetti ma non è detto che siano testate.

Sembra che la maggior parte delle bombe ci colpirà.

È l’ultima occasione per un contrattacco, siamo a corto di tempo.

La sequenza di lancio dei silos richiede 5 minuti.

Dobbiamo trasmettere e confermare l’ordine

e il missile deve avere il tempo di uscire dal raggio d’esplosione della bomba.

È tutto molto complicato ma il piano di guerra è pronto.

Deve solo inserire i codici di autorizzazione al lancio

e premere questo pulsante per trasmetterli!

Non c’è modo di salvare altre persone.

Senza il vostro ordine questa guerra finirà ancora prima di iniziare.

Capisce che è la nostra sola possibilità?

Gli effetti?

È difficile stimare le vittime civili del nemico

ma anche le loro potrebbero essere di qualche milione nell’immediato,

forse decine di milioni entro la fine del mese.

Il fallout complessivo potrebbe causare un inverno nucleare

che ucciderebbe miliardi di persone in tutto il mondo,

ma è un’eventualità anche senza la nostra rappresaglia.

Sono sicuro che ha molte domande

ma deve dare un ordine senza attendere le risposte.

Con un attacco di questa portata

tra pochi minuti potremmo aver perso risorse e comunicazioni.

Il tempo sta scadendo:

serve di una decisione, signore.

Possiamo lanciare?

Le guerre nucleari non sono guerre convenzionali.

Durano pochi minuti, e in tempi di crisi

i conflitti minori possono degenerare rapidamente.

Piccoli ritardi di comunicazione, sensori difettosi,

la semplice incertezza o la nebbia di guerra

possono impedire ad un leader di avere il quadro completo

mentre la crisi è in atto.

Quando la tensione è alta, incidenti o incomprensioni

possono indurre leader guidati da buone intenzioni

a lanciare un attacco nucleare.

Confusa e priva delle informazioni necessarie,

una singola persona

– sì, è davvero una sola persona a decidere –

può decidere di porre fine alla civiltà,

uccidendo milioni di persone

nel tempo necessario per guardare un video su YouTube.

Questa è una storia di fantasia,

ma il mondo ha vissuto più volte qualcosa di simile.

Nel 1995 i radar russi rilevarono il lancio sottomarino di un missile

e le forze nucleari entrarono in stato di allerta,

peccato che si trattasse di un razzo scientifico per lo studio delle aurore.

Nel 1979,

i computer americani comunicarono un attacco sovietico su vasta scala

con un margine di pochi minuti,

peccato qualcuno avesse caricato per errore un nastro di addestramento.

Nel 1983 il sistema satellitare sovietico di allerta

rilevò il lancio di cinque ICBM americani.

Ma si trattava di un falso allarme causato dal riflesso della luce solare sulle nubi.

Durante la crisi dei missili di Cuba,

un sottomarino sovietico senza comunicazioni da Mosca da diversi giorni

concluse che la guerra nucleare fosse iniziata

e decise di lanciare un siluro nucleare.

Fortunatamente era necessaria l’autorizzazione di tre ufficiali.

Uno di loro, Vasilij Archipov, si oppose.

Ma se non l’avesse fatto?

Per quanto prudenti, le misure di sicurezza possono sbagliare.

E al momento stiamo pianificando

la costruzione di nuove armi e sistemi missilistici

che vincoleranno il mondo ad un altro secolo di stallo nucleare,

aggravato dalla comparsa della Cina come nuova superpotenza nucleare.

Reputando inevitabile l’esistenza delle armi nucleari,

potremmo reputare inevitabile anche il loro uso.

Ma il mondo può essere diverso.

Anche un processo graduale che ne elimina una alla volta

alla fine porterà ad un mondo privo di bombe.

Durante la Guerra Fredda

nel mondo c’erano oltre 70.000 armi nucleari.

Grazie ai trattati sugli armamenti,

il numero si è ridotto a circa 12.500.

Il progresso non è garantito,

ma neanche impossibile.

I governi e le forze militari sono legati loro nazioni.

Ne fanno parte, proprio come voi.

Avete il potere di avanzare richieste ai vostri leader

e spesso il primo passo è essere consapevoli del problema.

Se volete approfondire, trovate le nostre fonti

e un elenco di risorse nella descrizione del video.

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