Video
Trascrizione
C’è questa idea che quello che non ci uccide ci renda più forti.
Che sconfiggere una malattia garantisca dei benefici.
E sembra sensato, dato che ci siamo passati tutti.
Quando affrontate un’avversità spesso ne uscite più resilienti,
più preparati ad affrontare future situazione di difficoltà.
Eppure talvolta capita che quello che non uccide renda più deboli.
Quindi cosa succede quando vi ammalate?
[Macchine da guerra]
Immaginate di essere una grande nazione,
con un grande esercito pronto a difenderla.
Siete circondati da nemici che vogliono la vostra terra,
la vostra energia, le vostre risorse.
È una questione di vita o di morte, e il vostro corpo si è evoluto
per essere sensibile ai danni e alla presenza di nemici.
Perché questa invasione può avvenire in ogni momento
e dev’essere pronto ad agire.
Facciamo partire un’invasione e vediamo cosa succede.
Non appena le vostre cellule si accorgono che qualcosa non va,
mandano alla carica delle proteine segnale chiamate “citochine”.
Sono come degli allarmi antiaereo che attivano le varie cellule immunitarie
che a loro volta rilasciano molte altre citochine, amplificando l’allarme.
Sarete quindi inondati da segnali che innescano accorgimenti e contromisure.
La mobilitazione è in atto.
Il vostro cervello attiva il comportamento di malattia
e dice al vostro corpo di dare priorità all’autodifesa.
Innanzitutto notate un calo di energie e una sensazione di sonnolenza.
Vi sentite apatici, magari ansiosi o di cattivo umore,
oltre a perdere l’appetito.
Siete più sensibili al dolore e sentite il bisogno di riposare.
Tutto questo serve a farvi risparmiare energia
per riservarla alla vostra risposta immunitaria.
Siete una nazione sotto attacco convertita ad un’economia di guerra
perché la piena attivazione del sistema immunitario
è tanto destabilizzante quanto sfibrante.
Proprio come una nazione paga il prezzo di un’industria convertita agli armamenti,
il sistema immunitario ha un estremo bisogno di energia,
amminoacidi e microelementi per produrre le sue armi.
Pensate alla febbre:
accelera il vostro metabolismo e il ritmo di lavoro delle cellule
mentre produce calore per creare un ambiente ostile a molti invasori.
Ma questa strategia richiede molte calorie.
Poi il vostro sistema immunitario inizia a clonare
milioni di cellule immunitarie specializzate
per rispondere specificamente al nemico che vi sta infettando.
I linfociti B producono milioni di anticorpi ogni secondo,
ognuno dei quali è formato da centinaia di amminoacidi.
Servono miliardi o persino bilioni di proteine
per rifornire il sistema di complemento,
un campo minato dentro il vostro sangue.
Anche le citochine, la mobilitazione e i segnali d’informazione
necessitano di un rifornimento costante.
Di solito reperite le risorse necessarie mangiando,
ma quando siete malati il vostro corpo rallenta la digestione
perché ha bisogno di tutta l’energia possibile.
Ricorre quindi alla più immediata fonte di amminoacidi,
iniziando a degradare i vostri muscoli.
La muscolatura che vi ha richiesto tanto impegno
viene sacrificata per tenervi in vita.
Se siete giovani, in salute e in forma,
la recupererete in fretta una volta guariti.
Ma se siete anziani o molto giovani, deboli o soffrite di malattie croniche
potrebbe rivelarsi troppo logorante.
Il corpo si sta letteralmente consumando per alimentare le sue stesse difese.
Se il vostro sistema è già sotto sforzo nel momento in cui vi ammalate,
il mantenimento della risposta immunitaria potrebbe essere troppo gravoso.
[Il sistema immunitario è un rompiscatole]
[Come i nostri nemici]
Il sistema immunitario è pericoloso per voi quanto lo è per i nemici.
Esiste un fragile equilibro tra i danni causati da un’infezione
e i danni collaterali causati dalle cellule immunitarie.
Tra i primi a rispondere ci sono i granulociti neutrofili.
Immaginateli come dei feroci scimpanzé armati di mitragliatrice.
Se un neutrofilo incontra i nemici, li inonda di sostanze chimiche
che possono danneggiare anche le cellule civili,
soprattutto se il paziente è già debilitato,
magari perché fumatore.
Per giunta, i microrganismi invasori
spesso rilasciano sostanze chimiche e tossine
che possono causare gravi danni e la morte delle cellule.
Per questo una grave infezione causa spesso molte piccole ferite,
letteralmente dei fori nei vostri organi.
Come potete immaginare, non è il massimo avere fori e ferite nei vostri organi,
e il vostro corpo corre a rimarginarli.
I neutrofili e i macrofagi contribuiscono rilasciando sostanze chimiche
che segnalano l’inizio delle riparazioni,
in gran parte eseguite rapidamente grazie alla nascita di nuove cellule.
Altre vengono effettuate con il collagene, una sorta di cemento organico universale
che garantisce integrità strutturale ai tessuti viscosi.
Le cicatrici sulla vostra pelle ne sono un esempio.
Una cicatrice è diversa dal tessuto originale:
non contiene cellule attive, è come una passata di cemento posticcia.
Non può comportarsi come il tessuto originale.
Una cicatrice sul vostro cuore lo fa battere un po’ più debolmente.
Una cicatrice sui polmoni non può catturare l’ossigeno.
Una cicatrice sul fegato lo rende un filtro meno efficace.
E così, invecchiando e superando una serie di gravi malattie,
la funzionalità dei vostri organi potrebbe ridursi.
Di solito questi danni non intaccano la vostra qualità di vita
ma possono essere permanenti.
Ok, può suonare deprimente
ma c’è qualcosa che potete fare per evitare molti di questi danni
ed allenare il vostro sistema immunitario.
[Il modo migliore per allenare il vostro sistema immunitario]
Il vostro sistema immunitario è unico.
Ogni sistema immunitario è leggermente diverso
e la sua efficacia varia in base al tipo di nemico.
È evolutivamente sensato
perché impedisce ad una singola infezione di spazzare via la nostra specie.
Collettivamente, il sistema immunitario della specie umana è uno spettro:
la maggioranza delle persone risponde bene ad un’infezione,
altre hanno una riposta molto forte e alcune non rispondono bene e muoiono.
Alcune persone sono sopravvissute alla peste nera,
sono più resistenti all’HIV o al Coronavirus
o sono persino resistenti all’Ebola.
Altre vengono uccise da una semplice influenza
o sono estremamente vulnerabili a certe infezioni batteriche.
È impossibile sapere dove vi posizionate in questo spettro.
Inoltre, ognuno risponde in modo diverso alle possibili infezioni.
È per questo che persone giovani e apparentemente sane sono morte di Covid
mentre per alcuni anziani si è trattato di una debole influenza.
È sbagliato credere di poter resistere ad ogni malattia
perché non avete mai preso un’influenza.
Le qualità del sistema immunitario vanno testate sul campo.
Ammalarsi è una scommessa al casinò della vita
e la posta in gioco è la salute.
Sempre.
Ma c’è qualcosa che potete fare:
hackerare una delle migliori funzioni del vostro sistema immunitario.
Quando sconfiggete una malattia sviluppate delle difese migliori,
ovvero una memoria immunologica bravissima ad uccidere un nemico già combattuto.
Quindi non vi ammalerete di nuovo
oppure l’infezione successiva sarà molto più debole.
E potete ricorrere ad un incredibile traguardo dell’ingegno umano
che sfrutta questo meccanismo per prevenire i danni della malattia
e addestrare il vostro sistema immunitario:
i vaccini.
Semplificando, i vaccini fingono di essere una malattia
preparando le vostre difese nel caso dovesse comparire per davvero.
L’obiettivo è creare la stessa memoria immunologica
che avreste dopo aver sconfitto la malattia.
Ma perché dovreste farlo nonostante gli effetti collaterali?
[I dojo della natura e del vaccino]
Avete due opzioni per addestrare il sistema immunitario:
il dojo del vaccino e il dojo della natura.
Nel dojo del vaccino vi addestrate con armi di carta
e imparate a difendervi.
Potreste uscirne con un occhio nero o un livido.
Talvolta, dopo un vaccino potreste ammalarvi per qualche giorno,
ma è tutto lì: niente cicatrici o danni permanenti.
Abbiamo parlato degli effetti collaterali dei vaccini in un altro video,
se volete saperne di più.
Invece, ammalarsi per diventare immuni significa entrare nel dojo della natura.
Nel dojo della natura vi addestrate con armi vere,
spade e coltelli affilati.
Potrebbe comunque funzionare, ma con molti più tagli e ferite.
Ma di tanto in tanto qualcuno morirà,
che si tratti di un bimbo col morbillo o di un adulto con l’influenza.
Il dojo della natura è decisamente più rischioso.
E se non bastasse, l’immunità garantita dai vaccini
spesso è migliore della resistenza naturale
perché sono progettati per attivare più efficacemente il sistema immunitario.
Ovviamente i vaccini non sono magici
e talvolta non ci proteggono così bene come vorremmo.
Magari perché un nemico è mutato troppo rapidamente
– come il coronavirus Omicron –
o perché il vostro sistema immunitario non risponde bene al vaccino
ed innalza meno difese.
Nonostante ciò, vaccinarsi è uno dei modi migliori
per addestrare le vostre difese naturali.
Alla fine, analizzando gli sbalorditivi progressi dell’umanità nell’ultimo secolo,
potremmo sconfiggere definitivamente le malattie.
Nell’attesa possiamo fare il possibile
per prenderci cura di noi stessi e degli altri.
Il vostro corpo e il vostro sé futuro ve ne saranno grati.
Le malattie non sono l’unico problema che un’umanità unita può affrontare.
Crediamo che valga anche per il cambiamento climatico,
una delle sfide principali della nostra generazione.
È un argomento che ci sta molto a cuore
e lo abbiamo approfondito in alcuni video precedenti.
L’umanità deve affrontare questo problema su diversi livelli sociali,
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