Non sei dove pensi di essere. | Kurzgesagt

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Video

Trascrizione

Guardatevi attorno. Dove siete?

Dov’è il posto che state occupando?

In una zona di una stanza,

magari in una città di un continente

di un pianeta che orbita attorno ad una stella

in una delle miliardi di galassie.

Ma… dov’è tutto questo?

Sebbene possa sembrare una domanda sciocca,

in realtà il concetto di “posizione assoluta”

è un’invenzione umana.

In poche parole,

l’universo è un grande sacco pieno di cose.

Se qualcuno rimuovesse queste cose

  • stelle, pianeti, buchi neri e polvere -

rimarrebbe solo dello spazio vuoto.

In uno spazio vuoto,

il concetto di posizione è privo di significato.

Lo spazio vuoto è uniforme, uguale in ogni direzione.

Lo spazio che occupiamo non è un palco sotto i nostri piedi.

Non possiamo segnare dei punti precisi,

o legare qualcosa allo spaziotempo come un’ancora.

Senza le cose non esiste una posizione.

Abbiamo davvero una posizione solo relativamente a qualcos’altro.

Significa che anche cose che diamo per scontate,

come il sopra e il sotto, sono anch’esse relative.

Ok, riempiamo di nuovo l’universo di cose

e proviamo a scoprire dove siete ora,

relativamente a tutto il resto.

Iniziamo questo video in un luogo familiare

per poi aumentare con la stranezza.

Dalla vostra prospettiva, il mondo appare piatto

e potete muovervi nelle tre dimensioni.

È ciò che i fisici chiamano “sistema di riferimento”,

la prospettiva che avete dell’universo

e come vedete le cose che si muovono attorno a voi.

Dove sono l’alto e il basso.

Il vostro sistema di riferimento è corretto.

Per voi.

Ma non per il resto dell’universo.

A circa 5 chilometri da voi

  • dove inizia l’orizzonte -

il terreno curva visibilmente rispetto a voi.

Se poteste vedere attraverso il terreno,

vedreste le persone dal basso o di lato.

Ma non ‘cadono giù’ dal pianeta

perché la gravità non li spinge davvero verso il basso.

“Basso” è un’illusione del vostro sistema di riferimento.

Per il sistema di riferimento della Terra,

la gravità attira e basta.

Ma per gli umani esistono un ‘sopra’ e un ‘sotto’

perché hanno un senso nel nostro sistema di riferimento.

È per questo che pensiamo che il pianeta stesso

abbia un sopra e un sotto, un nord e un sud,

e che disegniamo le nostre mappe di conseguenza.

Ma un osservatore del Sistema Solare potrebbe dissentire.

Per noi le mappe hanno senso perché ci siamo abituati,

non perché siano corrette.

Ok, questo è il primo passo:

la vostra posizione su quella che sembra una superficie piatta

ma che in realtà è una sfera.

Ma questa sfera è in costante movimento,

mai ferma nella stessa posizione.

La Terra orbita attorno ad una stella,

il Sole al centro del nostro Sistema Solare.

Sebbene lo immaginiamo come qualcosa di abbastanza ordinato,

qualcuno che ci osserva dall’esterno vedrebbe qualcosa di caotico.

Per una questione di chiarezza, esagereremo tutti i movimenti:

non è in scala.

Innanzitutto, la nostra orbita in realtà è un’ellisse.

Quindi passiamo metà dell’anno accelerando avvicinandoci un po’ al Sole,

e metà dell’anno allontanandoci un po’ e rallentando.

E l’ellissi stessa cambia forma ogni 100,000 anni.

E in un altro ciclo di 112,000 anni,

l’ellissi stessa devia, generando una forma bellissima.

In definitiva, il nostro percorso orbitale sembra un cerchio traballante

con i bordi ondulati.

E diventa ancora più complicato se mettiamo di mezzo anche la Luna.

Dato che la Luna è un oggetto molto massiccio,

attrae la Terra.

Entrambi gli oggetti orbitano attorno al loro comune centro di gravità,

chi si trova a 4700 chilometri dal nucleo della Terra.

In pratica significa che mentre la Luna orbita attorno alla Terra,

la strattona qua e là, abbastanza da farla tremolare.

Quindi siete sulla superficie di un pianeta in rotazione

che tremola intorno al Sole

in un’orbita ellittica che cambia leggermente ogni anno.

Ma chi dice che la Terra abbia ragione?

Dalla prospettiva del Sole, il piano del Sistema Solare è arbitrario.

È definito come il piano su cui orbita la Terra

perché è conveniente per noi.

In realtà gli altri pianeti sono leggermente inclinati

rispetto al nostro piano.

Dal loro punto di vista,

siamo noi quelli con l’orbita un po’ curva.

Ma non è così, neanche un po’.

L’intero Sistema Solare orbita attorno al centro della Via Lattea.

Se osserviamo la Via Lattea,

possiamo chiaramente tracciare un piano galattico

sul quale il Sistema Solare orbita attorno al centro

ogni 230 milioni di anni.

Ma ovviamente non è così semplice.

Innanzitutto, il piano del Sistema Solare non è allineato al piano galattico.

In realtà niente lo è.

Proprio come i pianeti del Sistema Solare orbitano attorno al Sole sul loro piano,

tutte le stelle orbitano attorno al centro galattico.

Il Sistema Solare è inclinato di circa 60° rispetto al piano galattico,

e viaggia nello spazio a quasi un milione di chilometri all’ora.

Qualcuno al centro della galassia

vedrebbe le orbite dei pianeti muoversi attraverso lo spazio

in una forma ad elica

che potete immaginare come un movimento a cavatappi

sul piano inclinato del Sistema Solare relativamente al piano galattico.

Questo orientamento nello spazio

significa che talvolta i pianeti sono davanti al Sole

mentre orbita attorno al nucleo galattico.

Osserviamo tutto questo per un attimo.

C’è una bellezza strana ed inquietante

nel movimento dei pianeti e del Sole attraverso lo spazio.

Avete le vertigini? Il peggio deve ancora venire.

Il racconto non è finito

perché anche la massa del disco galattico

attira costantemente il Sistema Solare.

Come un delfino ubriaco,

ci immergiamo e risaliamo per centinaia di anni luce

attraverso il piano galattico dieci volte ogni orbita,

lungo archi di migliaia di anni luce.

Non abbiamo mappato l’intero movimento

dato che il Sistema Solare impiega decine di milioni di anni

per scendere e risalire

e, beh, l’umanità non è così anziana.

Ritorniamo alla vostra posizione relativa.

Siete su pianeta inclinato verso il Sole,

e strattonato dalla Luna.

In un sistema solare inclinato rispetto al piano galattico,

che avanza in una forma ad elica,

immergendosi e risalendo attraverso il piano.

Mh. Ma dov’è “l’alto” in una galassia?

A questo punto il sistema di riferimento diventa un po’ arbitrario e privo di senso

a causa della natura dell’universo ad una scala simile.

La Via Lattea fa parte di un gruppo di galassie

che sembra appartenere ad una struttura più grande

come il superammasso Laniakea,

che a sua volta appartiene al gigantesco superammasso di Perseo-Pesci

e infine ad un filamento di galassie

che si estende per centinaia di milioni di anni luce

in ogni direzione e orientamento.

Se qualcuno ci guardasse da così lontano

vedrebbe soltanto la “Fine della Grandezza”.

Ovunque tutto appare omogeneo e uguale.

Proprio come nello spazio vuoto tutto sembra uguale,

chi può dire che la vista di qualcuno sia quella migliore?

Abbiamo raggiunto la fine

del nostro piccolo esercizio di umiltà cosmica.

Facciamo il viaggio a ritroso.

Dall’indescrivibilmente grande, al davvero grande,

al nostro vicinato galattico, alla nostra galassia,

al Sistema Solare che si tuffa su e giù attraverso la Via Lattea,

al tremito dell’esistenza.

E infine eccoci a voi, ora, che guardate questo video.

Se vi sembra un po’ troppo, non prendetevela.

La scala dell’universo è inintelligibile

e cercare di tenere traccia dell’orientamento di ogni cosa

o decidere dove stanno meglio il sopra e il sotto

è difficile.

Ma non ha importanza.

Perché non cambia dove siete.

Siete già nel posto migliore in cui potreste essere.

Proprio qui, proprio ora.

Se dipende da voi,

nulla può impedirvi di essere al centro del vostro piccolo universo.

La prospettiva è tutto.

Vale per l’universo in cui abitiamo,

e anche di più per il vostro universo personale.

Che direzione prenderà la vostra vita

dipende anche da ciò che ritenete possibile.

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