Cosa succede se la Luna si schianta sulla Terra? | Kurzgesagt

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Trascrizione

Oggi risponderemo ad un’antica domanda tanto scientifica quanto importante:

E se la Luna si schiantasse sulla Terra?

Probabilmente è più interessante e strano di quanto pensiate.

Partiamo dalle basi:

perché la Luna non sta per schiantarsi contro di noi?

Sappiamo che la gravità della Terra attrae ogni cosa verso di sé,

compresa la Luna, che però rimane lì, come sospesa da una forza contraria.

Ma non c’è nessuna forza che si oppone alla gravità -

il trucco per non cadere è un movimento ’laterale’ che chiamiamo orbita.

Vedete orbite tutti i giorni: quando lanciate una palla, fa una piccolissima orbita.

L’unica differenza tra l’orbita della palla e quella della Luna

è che la palla alla fine cadrà a terra.

Fondamentalmente, il motivo è la velocità.

Se poteste lanciare la palla abbastanza velocemente,

farebbe il giro del mondo tornando da voi.

Se non ci fosse l’aria a rallentarla, potrebbe orbitare per sempre.

Che è quello che fa la Luna: cadere di lato attorno alla Terra,

molto velocemente, senza che l’aria la rallenti.

Orbita attorno alla Terra ogni 27 giorni, a 3,600 km/h.

Se la Luna smettesse di orbitare precipitando sulla Terra

ci sarebbero troppe violazioni delle leggi della fisica da spiegare.

Quindi come la facciamo schiantare sulla Terra?

In poche parole, per modificare l’orbita di un oggetto,

dovete modificarne la velocità,

modificando così la direzione determinata dalla gravità.

Ma anche dei piccoli cambiamenti richiederebbero una forza enorme,

che è il motivo per cui tutti i grandi oggetti del sistema solare sono così stabili.

Secondo la scienza, la Luna è grande e molto massiccia.  

Ricoprire la sua superficie con miliardi di motori a razzo

la sposterebbe a malapena.

Sembra che l’unica cosa in grado di far cadere la Luna sia la magia.

Useremo allora un incantesimo per rallentare la Luna così tanto

da modificare la sua orbita facendola cadere a spirale verso la Terra.

Per goderci al meglio l’esperienza, la Luna impiegherà un anno esatto a colpire la Terra.

Pronti? 3, 2, 1… Magia

Mese 1

Nei primi giorni non cambia granché.

La Luna è leggermente più brillante e gli scienziati rimangono perplessi,

ma il resto di noi non nota niente di diverso.

L’unico effetto davvero davvero evidente della Luna sulla Terra sono le maree.

Le maree esistono perché mentre la Terra attira la Luna,

la gravità della Luna attira la Terra.

Dato che l’intensità della gravità diminuisce con la distanza,

parti diverse della Terra sperimentano un’attrazione leggermente diversa.

Protrudendo la Terra, ed in particolare gli oceani, quando la Luna è sopra di essa,

e contraendola leggermente agli altri lati.

Dato che la Terra ruota ogni giorno sotto la Luna, l’influenza della Luna varia,

innalzando e abbassando il livello dell’acqua degli oceani

di circa un metro due volte al giorno.

Ma con la Luna in avvicinamento, l’alta marea si alza ogni giorno di più.

A malapena rilevabile all’inizio,

in un mese la Luna ha dimezzato la sua distanza dalla Terra

e le maree oceaniche ora raggiungono i 4 metri.

L’alta marea quotidiana arriva e le onde sommergono le città costiere.

E non c’è via d’uscita.

Con la Luna sempre più vicina, le maree si alzano sempre di più,

inondando ogni giorno nuove città e zone abitate con acqua salata.

Mese 2

Alla fine del secondo mese,

la Luna ha coperto i due terzi della distanza dalla Terra,

e le infrastrutture globali si sgretolano mentre le maree superano i dieci metri -

costringendo un miliardo di persone a spostarsi nell’entroterra.

Con i porti ormai inutilizzabili, la macchina delle spedizioni si ferma.

Rallentando non solo la consegna dei prodotti di Kurzgesagt

ma anche di cose meno emozionanti come il cibo.

Le comunicazioni globali cadono nel caos - 

il 95% di internet viaggia su cavi sottomarini e sebbene questi non temano l’acqua,

non si può dire lo stesso dei terminali sulla terraferma.

Anche vivere nell’entroterra non è sinonimo di sicurezza.

I mascheretti invertono il corso dei fiumi,

trasportando acqua salata che contamina le acque superficiali e sotterranee.

Segue la carenza di gas, dato che le raffinerie petrolifere costiere vengono abbandonate.

Le nazioni devono affidarsi alle riserve rimaste,

cominciando un severo razionamento.

Nelle città regna il caos durante le razzie nelle ore di bassa marea

mentre i sopravvissuti cercano rifugio sui palazzi al ritorno delle acque.

Mese 3

Dopo tre mesi la Luna è sufficientemente vicina

da disturbare i satelliti per le comunicazioni e la navigazione.

Se di norma la distanza è tale da impedire alla gravità

di causare grandi problemi ai nostri satelliti,

più si avvicina e più le loro orbite vengono distorte.

Con l’esaurimento del carburante per le correzioni orbitali,

i satelliti vanno fuori controllo.

Mesi 4 e 5

Sulla Terra le maree raggiungono rapidamente i 30 metri

che diventeranno 100 nel giro di poche settimane.

Con la bassa marea, gli oceani si ritirano per centinaia di chilometri 

esponendo i vasti deserti della piattaforma continentale

mentre durante l’alta marea muri d’acqua inondano coltivazioni, case e grattacieli.

E così, dopo quasi cinque mesi, l’apocalisse ha terminato il riscaldamento.

Dato che gli oceani sono profondi in media solo 3 chilometri, 

le maree hanno raggiunto il loro picco.

Finora l’acqua degli oceani ha potuto fluire,  

assorbendo la maggior parte dello schiacciamento gravitazionale della Luna,

ma ora è la Terra stessa a percepire lo schiacciamento di una Luna sempre più vicina.  

Non si tratta tanto di maree ’d’acqua’ quanto di maree ‘rocciose’. 

Lo schiacciamento del pianeta, unito al peso di quintilioni di tonnellate di acqua

che scorrono dentro e fuori le placche tettoniche,

genera un enorme stress sotterraneo

che causa terremoti di intensità e magnitudine sempre maggiore

È impossibile stabilire la gravità di questi terremoti, o dove avverranno,

ma come un bimbo che salta sul letto finché non si rompe,

non ne verrà fuori niente di buono.

Grandi forze mareali causano il vulcanismo su altri pianeti e lune.

Sulla Terra, lo schiacciamento del pianeta agita le riserve di magma nella crosta,

innescando eruzioni tali da modificare il clima in Cile, Nuova Zelanda, Yellowstone e non solo.

Nel frattempo la Luna osserva paziente.

Non è più grande di una piccola nube nel cielo.

Ma a 75,000 chilometri dalla Terra

è abbastanza luminosa da illuminare il cielo notturno come fosse il crepuscolo.

Mesi 6 e 7

Dopo mezzo anno, la Luna entra nello spazio una volta occupato dai satelliti geostazionari  

che orbitavano attorno alla Terra ogni 24 ore.

Sembra fluttuare in un punto nel cielo, immobile,

compiendo quotidianamente un intero ciclo di fasi 

visibile solo a metà del pianeta.

Con la Luna ‘stazionaria’ sopra la Terra, sembra esserci un blocco delle maree:  

metà del mondo è allagato, metà vede le acque ritornare nel mare,

come se la Terra stesse trattenendo il respiro preparandosi al peggio.

Con la Luna sempre più incombente,

potreste chiedervi se la sua gravità prevarrà su quella della Terra,

catturandovi e ponendo fine alle vostre sofferenze.

Fortunatamente no.

La gravità sulla superficie terrestre è sei volte quella della Luna,  

quindi anche se la Luna fosse proprio sopra di voi, rimarreste coi piedi per terra.

Tuttavia sulla Luna le cose vanno diversamente:

sul lato visibile della Luna l’influenza della gravità terrestre è maggiore,

per questo nei mesi successivi inizierà a protendersi verso la Terra, come un uovo,

innescando lunamoti profondi mentre il suolo lunare si piega e cambia forma.  

Sebbene ora sia a malapena percettibile,

in pochi mesi questo ‘schiacciamento’ sarà di centinaia di chilometri.

Mesi da 8 a 11

A questo punto l’apocalisse è arrivata e potremmo riassumere i mesi restanti come:

“chi è rimasto se la passa molto male.”

Le maree che percorrono la Terra rallentano e invertono la loro direzione 

perché ora la Luna orbita attorno alla Terra più velocemente di quanto essa ruoti.

Il pianeta sperimenterà terremoti e vulcanismo in abbondanza.

Grandi quantità di aerosol vulcanico saliranno fino alla stratosfera,

così splendenti da riflettere nello spazio la luce solare.  

La poca luce che filtra è rosso ruggine

e viene periodicamente ridotta dalle eclissi quotidiane. 

Il risultato è un rapido raffreddamento globale, 

con piogge acide e nevi estive in grado di uccidere anche le piante più resistenti.

Il tempo della civiltà sta per finire.

In miliardi sono morti mentre una Luna a forma di uovo continua ad avvicinarsi.

Prepariamoci per il gran finale.

Mese 12

Finalmente, col chiudersi dell’anno, la Luna ha raggiunto il limite di Roche.

È il punto in cui l’attrazione gravitazionale della Terra sulla Luna

è più forte della gravità della Luna stessa.

Le cose sulla superficie lunare cominciano a precipitare sulla Terra

e una volta raggiunti i 10,000 chilometri, l’intera Luna va in frantumi, 

trasformandosi in un enorme sistema di anelli attorno alla Terra.

Fortunatamente la disintegrazione della Luna pone fine alle sofferenze sulla Terra.  

Senza Luna, gli eventi apocalittici naturali si concludono.

Gli oceani si ritirano, defluendo dalla terra un’ultima volta.

I sopravvissuti saranno premiati con la vista di meravigliosi archi che solcano il cielo,

scintillanti alla luce del sole

e che illuminano il cielo notturno più di qualsiasi luna piena

mentre lo sciame meteorico di polvere lunare riempie il cielo.

È difficile dire cosa accadrà dopo, ma la tranquillità potrebbe avere vita breve. 

Se piovesse troppa polvere lunare, l’attrito riscalderebbe l’atmosfera -

forse fino a far ribollire gli oceani.

Se così non fosse, l’enorme ombra gettata dagli anelli,

unita all’aerosol vulcanico e meteorico, bloccherebbe ancora di più la luce solare,

innescando un improvviso periodo di raffreddamento

che congelerebbe gran parte delle terre emerse.

[Un nuovo mese]

Comunque sia, prima o poi delle persone torneranno in superficie -

dai sottomarini, dai bunker o dalla cime delle montagne.

Dovranno faticare molto prima di ricostruire la civiltà.

E non è detto che ci riescano.

Ma almeno ci proveranno con dei bellissimi anelli nel cielo.

Ma come si calcolano cose del genere?

Beh, vi basta un pizzico di pazzia e un po’ matematica.

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