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Trascrizione
Immagina di poter usare l’ingegneria genetica per fermare
il predatore più pericoloso per il genere umano, l’animale più letale sul pianeta, responsabile della morte
di miliardi di persone… la possente zanzara. Oltre ad altre malattie, trasmette
la malaria, uno dei più crudeli parassiti sul pianeta Terra,
forse il più letale nella storia dell’umanità.
Soltanto nel 2015
centinaia di milioni di persone sono state infettate e quasi mezzo milione sono morte.
Una nuova tecnologia potrebbe aiutarci ad eradicare la malaria per sempre,
ma per farlo abbiamo bisogno di modificare un’intera popolazione animale.
Questo non è un problema ipotetico, zanzare modificate esistono già in laboratorio.
Dovremmo utilizzare questa tecnologia? E la malaria è dannosa al punto da correre il rischio?
La malaria è causata da un gruppo di microorganismi: i plasmodi,
microorganismi molto strani formati da una singola cellula, sono dei parassiti che
dipendono completamente dalle zanzare. La malaria inizia sempre dalla puntura di un insetto.
Nelle sue ghiandole salivari, migliaia di sporozoi aspettano che l’insetto penetri nella tua
pelle. Immediatamente, dopo averti invaso, si dirigono verso il fegato dove silenziosamente
entrano in grandi cellule e si nascondono dal sistema immunitario. Rimangono qui fino ad un mese,
in modo furtivo, consumando le cellule ancora vive e mutando nella loro forma successiva:
piccoli merozoiti a forma di goccia. Si moltiplicano generando migliaia di copie e
poi schizzano fuori dalla cellule. Così migliaia di parassiti si dirigono verso il flusso sanguigno
alla ricerca delle loro prossime vittime, i globuli rossi. Per restare inosservate si ricoprono
con le membrane delle cellule da loro uccise. Prova ad immaginare: uccidere qualcuno
da dentro per poi prendere la sua pelle per mascherarsi! Brutale!
Ora attaccano violentemente i globuli rossi, moltiplicandosi al loro interno finché non esplodono,
per poi trovare più globuli rossi, e questo ciclo si ripete senza fine.
Frammenti di cellule morte diffondono una grande quantità scarti tossici, che attivano una forte
risposta immunitaria provocando sintomi simili alla febbre. Tra i sintomi ci sono: febbre alta
sudorazione, brividi, convulsioni, mal di testa e a volte vomito
e diarrea. Se la malaria infrange la barriera ematoencefalica può causare coma,
danni neurologici o morte. I parassiti sono ora pronti ad uscire.
Quando un’altra zanzara punge l’umano infetto, i parassiti vengono ritrasferiti nella zanzara. Il ciclo
può ricominciare.
Nel 2015, il virus Zika che causa terribili malformazioni neonatali alla nascita
e che infetta le donne gravide, si è diffuso rapidamente in nuove aree del pianeta. Anche questo virus
è trasportato dalle zanzare. La zanzara è il vettore perfetto per le malattie umane.
Esistono da almeno 200 milioni di anni, ce ne sono trilioni
e una singola zanzara può deporre fino a 300 uova per volta. Sono praticamente
impossibili da sterminare e perfetti vettori di parassiti. Ma oggi abbiamo una nuova
tecnologia rivoluzionaria che potrebbe finalmente permetterci di vincere la guerra
contro di loro: CRISPR. Per la prima volta nella storia dell’uomo abbiamo gli strumenti per
modificare velocemente e su larga scala intere specie, mutando il loro patrimonio
genetico a nostro piacere.
Quindi invece di attaccare gruppi isolati di insetti, perché non cambiare semplicemente
quei tipi che trasmettono le malattie?
Attraverso l’ingegneria genetica, gli scienziati
hanno creato con successo una specie di zanzare immuni al
parassita della malaria aggiungendo un nuovo gene di anticorpo che bersaglia in maniera specifica
il plasmodio. Queste zanzare non diffonderanno mai la malaria. Ma mutare solamente il patrimonio
genetico non è abbastanza. Le modifiche sarebbero ereditate solo da metà della
progenie poiché la maggior parte dei geni hanno due versioni del genoma come
misura di sicurezza, quindi dopo appena due generazioni, al massimo solo metà della progenie
avrebbe il gene ingegnerizzato. In una popolazione di miliardi di zanzare
farebbero a malapena la differenza.
Un metodo di ingegneria genetica chiamato “Gene Drive”
risolve questo problema.
Forza il nuovo gene a diventare dominante nelle generazioni successive
soppiantando il vecchio gene quasi completamente.
Grazie a questa svolta, il 99.5% di tutte le progenie delle zanzare ingegnerizzate
avranno la mutazione contro la malaria. Se rilasciassimo abbastanza zanzare ingegnerizzate
allo stato brado per accoppiarsi con zanzare normali, il gene anti-malaria si diffonderebbe
molto velocemente.
Non appena il nuovo gene diventa una caratteristica permanente della
popolazione di zanzare, il plasmodio perderebbe la sua casa base.
Gli scienziati sperano che il cambiamento sia così veloce da non permettergli di adattarsi ad esso abbastanza velocemente.
La malaria potrebbe praticamente scomparire.
Se consideri che
circa mezzo milione di bambini vengono uccisi da questa malattia ogni anno, circa cinque di questi sono morti
da quando il video è iniziato. Alcuni scienziati sostengono che dovremmo utilizzare questa tecnologia
il prima possibile.
Le zanzare in sé probabilmente ne avrebbero solo dei benefici. Non hanno alcun
vantaggio nel trasportare dei parassiti. E questo potrebbe essere solo il primo passo.
La malaria potrebbe essere solo l’inizio.
Diverse zanzare trasportano anche la febbre dengue
e Zika, le zecche trasmettono la Borreliosi, le mosche trasmettono la Malattia del sonno,
le pulci trasmettono la Peste. Potremmo salvare milioni di vite e prevenire la sofferenza
su vastissima scala. Allora perché non l’abbiamo già fatto?
Punto primo, CRISPR esiste
da appena 4 anni, quindi fino a poco tempo fa non potevamo farlo così velocemente
e facilmente. Inoltre ci sono serie preoccupazioni.
Mai prima d’ora l’uomo ha cambiato consapevolmente il codice genetico di un organismo
vivente su così larga scala.
Una volta fatto,
non è possibile tornare indietro, quindi deve essere fatto nel modo giusto perché potrebbero esserci
conseguenze non volute se abbiamo intenzione di modificare la natura.
Eppure nel caso specifico della malaria il rischio potrebbe essere accettabile
in quanto il mutamento genetico non modifica pesantemente il genoma complessivo.
Ne cambia solo una parte molto specifica.
Probabilmente l’ipotesi peggiore in questo caso è che
potrebbe non funzionare o che il parassita si adatti in maniera negativa.
Il dibattito è ancora acceso.
Una tecnologia potente come il “gene drive” deve essere
gestita con molta cura, ma ad un certo punto dobbiamo chiederci
se sia immorale non usare questa tecnologia quando ogni giorno muoiono 1000 bambini.
L’umanità deve decidere come agire al riguardo nei prossimi anni.
La discussione pubblica è molto indietro rispetto a questa tecnologia.
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dell’ingegneria genetica, abbiamo un altro video su CRISPR e OGM, e se
è troppa biologia per te, ecco una playlist sullo spazio.